Ciascuno spicchio o parte di una chimera (➔) che viene detta settoriale quando in settori alterni presenta i caratteri dei due genitori.
Campo in cui si suddivide e si articola un’attività, un’impresa ecc. L’attività economica è generalmente suddivisa in tre s., in relazione alla natura dei beni e dei servizi prodotti: il s. primario, che comprende l’agricoltura, la silvicoltura, la pastorizia e le miniere; il s. secondario, che comprende le industrie di trasformazione in senso lato; il s. terziario, che comprende il commercio, il credito, l’assicurazione, i trasporti e comunicazioni e altre attività; l’economista C. Clark sostenne che la suddivisione della popolazione attiva tra i diversi s. è un indice del grado di sviluppo dell’economia e che nei moderni sistemi si verifica uno spostamento graduale della forza lavoro dal primario al secondario e al terziario. A questa tripartizione si è aggiunto il s. quaternario, che comprende attività più avanzate del terziario, quali la cultura e la ricerca.
Altre distinzioni delle attività sono state suggerite sotto profili differenti e in particolare è in uso la bipartizione tra s. pubblico e s. privato. Diverse sono le definizioni di s. pubblico a seconda di una interpretazione di carattere funzionale o istituzionale. In base alla prima distinzione appartengono al s. pubblico quei soggetti che come funzione principale producono servizi non commerciabili, ovvero intervengono nella ridistribuzione del reddito. Nella contabilità nazionale tali soggetti rientrano nella pubblica amministrazione, che include l’amministrazione centrale, l’amministrazione e gli enti previdenziali (INPS, INAIL). L’interpretazione istituzionale include nel s. pubblico le unità di proprietà pubblica, o subordinate ai poteri pubblici, anche se svolgono attività simili a quelle private. Il s. pubblico comprende anche le aziende autonome che producono per il mercato (poste, monopoli, ferrovie). Diffusa è l’accezione di s. pubblico allargato costituito dal s. pubblico, dalle aziende municipalizzate e, prima della sua trasformazione in S.p.A. e della privatizzazione, dall’ENEL. Le imprese a partecipazione statale sono state escluse da questi s. in quanto non interamente controllate dallo Stato. Sempre secondo la distinzione istituzionale, nel s. statale, aggregato di finanza pubblica, si includono quelle unità che gravitano nell’orbita del bilancio statale (Stato, Cassa depositi e prestiti, aziende autonome statali).
In ottica, s. rotante, dispositivo usato per diminuire a piacere la luminanza di una sorgente, costituito da un disco rotante che reca un certo numero n di fenditure identiche e simmetricamente disposte; facendo ruotare velocemente il disco e osservando attraverso di esso una sorgente di brillanza L, la sorgente appare di brillanza Lnα/(2π) essendo α l’apertura angolare, in radianti, di ogni fenditura.
In geografia fisica, secondo l’interpretazione data dalla scuola norvegese alla genesi dei moti ciclonici, si denomina s. caldo quello nel quale le masse d’aria sono a temperatura più elevata di quella delle masse contermini.
In fitogeografia, suddivisione di un dominio, di solito distinta per la presenza di specie (ma non di generi o famiglie) endemiche.
In geometria, s. piano, la porzione di piano compresa tra un arco di curva e i due segmenti che congiungono i suoi estremi con un punto O non giacente sull’arco, senza intersecare l’arco. Se, assunto O come polo di un riferimento polare, l’equazione dell’arco è ρ=ρ(ϕ),ϕ1≤ϕ≤ϕ2, l’area S del s. è data dall’espressione:
Se l’arco di curva è un arco di circonferenza, e il punto O coincide col centro della circonferenza, si ha il s. circolare, la cui area vale: r2α/2, dove r è il raggio della circonferenza e α l’ampiezza, in radianti, dell’angolo al centro corrispondente all’arco in questione.