Dondero, Mario. – Fotografo italiano (Milano 1928 - Petritoli, Fermo, 2015). Entrato sedicenne nelle brigate partigiane in Val d’Ossola, dopo la guerra si è dedicato al giornalismo di impegno sociale collaborando, tra le altre testate, con L’Unità e L’Avanti. Tra i massimi rappresentanti del fotogiornalismo italiano, con intellettuali quali D. Buzzati, N. Balestrini ed E. Tadini è stato protagonista a Milano della stagione culturale animata dai frequentatori del Bar Jamaica; trasferitosi a Parigi nel 1955, ha collaborato con l'Espresso e Le Monde, per poi fare ritorno in Italia e da lì dedicarsi a ripetuti viaggi in Africa e in America latina. Intellettuale appassionato e onesto, nelle sue immagini ha indagato il reale con profondo senso etico, essendo autore di scatti che ne testimoniano l’incessante impegno politico (la Sorbona occupata dagli studenti, ma anche le foto di guerra a Kabul, in Marocco e Algeria) e, sul fronte del ritratto di cui è indiscusso maestro (tra i più celebri, quelli di J.-P- Sarte, P.P. Pasolini, P. Neruda e G. García Márquez), una straordinaria capacità di indagare la psiche umana portandone allo scoperto le zone fragili. Tra le sue mostre più recenti si ricordano quelle alle Terme di Diocleziano di Roma (2014), alla Galleria Ceribelli di Bergamo (2017) e al Palazzo Reale di Milano (2023).