Architetto italiano (Roma 1929 - ivi 2011). Attivo negli anni Sessanta in vari campi dell'architettura e dell'urbanistica, ha fondato lo STASS, gruppo di progettazione sperimentale impegnato su una ricerca linguistica di rigore geometrico. Ha realizzato a Roma: residence alla Camilluccia, 1967; palazzina alla Serpentara, 1968. Dal 1968 si è dedicato prevalentemente allo studio e all'insegnamento di Storia dell'architettura e della città, a Venezia e, dal 1983, a Roma, realizzando nel contempo opere di restauro, di recupero urbano e sistemazioni museali a Pistoia, Acerenza, Matera, Ferrandina, Deruta. Ha pubblicato: L'architettura del dopoguerra in USA (1966); Louis H. Sullivan epigono di un'ideologia (1970); Daniel H. Burnham e il movimento della City Beautiful (1973); William Morris e l'ideologia dell'architettura moderna (1976); Barocco leccese (1989); Architettura e mentalità dal classico al neoclassico (1989); Roma capitale: strategie urbane e uso delle memorie (1991); Topos e progetto. Temi di archeologia urbana a Roma (1998); Roma, dall'acqua alla pietra (2009); Dal relativo all'eventuale. Il progetto architettonico (2010); I vissuti dell'architettura. Cinque diadi di protagonisti a confronto (2011).