Marsiglia
Città e porto della Francia merid., sul Mediterraneo. M. (gr. Massalia, lat. Massilia) fu fondata intorno al 600 a.C. da coloni provenienti da Focea, città ionica d’Asia e divenne presto un importantissimo centro di civiltà e di commercio, capitale di un impero marittimo che dalla Liguria si estendeva alle coste spagnole: Monoikos (Monaco), Rhode (Rosas), Emporion (Ampurias); ciò doveva metterla già nel 6° sec. in contrasto con Cartagine. Con Roma M. strinse una vera e propria alleanza prima della seconda guerra punica; ma i rapporti di amicizia tra le due città sono molto più antichi: si spiega così come i romani collocassero nel tesoro dei massalioti a Delfi il cratere d’oro consacrato ad Apollo dopo la conquista di Veio (del 396 a.C.). Durante le guerre civili M. si schierò per Pompeo, ma fu presa da Cesare (49 a. C.) e allora ebbe inizio la sua decadenza; conservò però anche durante l’impero lo statuto di città libera e federata, e riuscì a mantenere l’autonomia sotto burgundi, visigoti (480-510), ostrogoti (510-536) e sotto i re merovingi e carolingi. Nonostante le concessioni giurisdizionali fatte al vescovo e al monastero di S. Vittore, restò qualcosa del vecchio municipio autonomo; mentre durarono fin oltre la metà del sec. 7° vivaci scambi con l’Oriente. Ma nei tre secoli successivi fu nettissima la decadenza, dovuta alla progressiva conquista araba dell’Oriente, che troncò le comunicazioni di M. con quei Paesi. Tuttavia restò ancora salva la vecchia autonomia che prese un grande sviluppo quando, già ai primi del sec. 12°, il rinato commercio orientale diede impulso allo sgretolamento dei diritti del visconte carolingio, e alla costituzione di una Repubblica indipendente che sviluppò un floridissimo commercio con l’Oriente, il Nord Africa, i Paesi del Mare del Nord. Ma, sottomessa fra il 1246 e il 1256 da Carlo d’Angiò, M. perse l’indipendenza e iniziò una fase di decadenza aggravata dalla distruzione della flotta nel 1284 a opera degli Aragonesi. Passata nel 1481 alla Francia come parte della contea di Provenza, M. divenne città regia. Nella prima metà del sec. 16° una ripresa di prosperità, dovuta soprattutto ai rapporti commerciali con i turchi, promossi dalla politica di Francesco I, fu interrotta dalle guerre di religione che videro M. dalla parte cattolica, ma ebbe un nuovo impulso con Enrico IV. L’attività di mercanti e armatori corsi trasferitisi a M. contribuì a creare stretti legami con l’Africa settentrionale. Nel sec. 17° la città fu teatro di aspre lotte civili, soprattutto in difesa dell’autonomia contro le crescenti pretese regie (1650 e 1660). Luigi XIV privò la città di ogni autonomia amministrativa e giurisdizionale; fu però concesso da Colbert il porto franco (1669), che contribuì a dare impulso all’attività commerciale della città. M. partecipò con entusiasmo alla Rivoluzione, ma, insofferente della politica accentratrice dei giacobini, nel giugno 1793 si ribellò. Occupata in agosto dalle truppe della Convenzione, subì gravissime rappresaglie. Dopo la Restaurazione il suo porto riparò i danni subiti durante il blocco continentale, traendo sempre nuovi vantaggi dalla conquista dell’Algeria, dalla costruzione delle ferrovie francesi, dall’apertura del Canale di Suez, fino a diventare il massimo porto francese e, in gara con Genova, il primo porto del Mediterraneo.