Ecclesiastico battista e uomo politico statunitense (Atlanta, Georgia, 1929 - Memphis, Tennessee, 1968). Una delle figure più carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel per la pace (1964), il suo ruolo fu decisivo per l 'approvazione negli Stati Uniti della legge sui diritti civili (1964). Arrestato più volte per la sua attività, subì varie aggressioni e infine fu ucciso a Memphis il 4 apr. 1968. Profondamente incisivi i suoi sermoni a commento di passi dei Vangeli, raccolti sotto il titolo Strength to love (1963; trad. it. 1967).
Ordinato pastore nel 1947, subito divenne elemento attivo della National association for the advancement of colored people, cui trasmise il metodo di lotta della "non violenza" di M. K. Gandhi. Pastore a Montgomery (Alabama) dal sett. 1954, egli fece della città uno dei centri più attivi e decisi del movimento per l'integrazione razziale. Arrestato per la prima volta nel 1956, l'anno dopo divenne presidente della Southern christian leadership conference, e come tale organizzò numerose "marce" del suo "esercito della non violenza" per protestare contro la segregazione razziale; a lui molto si deve se nell'estate del 1964 fu approvata la legge sui diritti civili. Trasferitosi ad Atlanta dal 1960, compì numerosi viaggi all'estero. Nel 1966, durante una "marcia", fu ferito da un estremista bianco. Fu ucciso a Memphis il 4 apr. 1968, pare da un razzista bianco. Sotto l'impressione destata nel paese dall'assassinio, che scatenò in parecchie città statunitensi, e soprattutto a Washington, violente dimostrazioni da parte degli afroamericani, il Congresso si decise ad approvare le più urgenti leggi integrazioniste, in particolare quelle sugli alloggi.
Oltre al già citato Strength to love, sulla sua lotta per l'integrazione scrisse, fra l'altro, Stride toward freedom (1958; trad. it. 1963), racconto autobiografico della sua azione a Montgomery, e Why we can't wait (1964), testimonianza a volte drammatica della lotta per i diritti civili.