Gruppo montuoso (il più elevato dell’Appennino Meridionale) che chiude a Mezzogiorno l’Appennino Lucano, disposto prevalentemente in senso O-E. Di natura arenacea e argillosa a E, calcarea a O, esso culmina in tre vette: Serra del Prete (2181 m), Monte Pollino (2248 m) e Serra Dolcedorme (2267 m), che è l’ultima delle montagne appenniniche che presenti tracce glaciali. Per queste peculiarità e per gli interessanti elementi floristici e faunistici è stato istituito nel 1990 il Parco nazionale del Pollino, che ha una superficie di 1960 km2 e si estende nelle province di Cosenza, Potenza e Matera. Interessa 56 comuni, di cui 24 in Basilicata e 32 in Calabria. Il parco comprende, oltre al massiccio del P., i Monti di Orsomarso e il Monte Alpi. Il paesaggio si diversifica notevolmente: a N digrada verso i fiumi Sinni e Lao, a S si presenta aspro e accidentato. La vegetazione del parco è molto varia; sono presenti, infatti, oltre 1200 specie floristiche, e numerose sono quelle endemiche e rare. La superficie boscata si estende su 40.000 ha circa e ospita larice, abete rosso, cembro, abete bianco, pino mugo e pino loricato. Per quanto riguarda la fauna, sono presenti il lupo, il capriolo, l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale e il corvo imperiale.