Archeologo italiano (Roma 1909 - ivi 1995). Prof. di archeologia nell'univ. di Cagliari (1940-45) e poi di etruscologia e archeologia italica nell'univ. di Roma (sino al 1980); socio nazionale dei Lincei (1967). Ha diretto varie campagne di scavi in Etruria e nel Lazio e ha lasciato una larga produzione scientifica nei varî campi dell'archeologia, della preistoria e protostoria fino al tardo Impero. Ha dedicato però al settore etrusco-italico le opere maggiori: studî linguistici (Testimonia linguae Etruscae, 1954), topografici (Tarquinia, 1937), artistici (La scuola di Vulca, 1945; Peinture étrusque, 1952), storici (Genti e culture dell'Italia preromana, 1981; Storia della prima Italia, 1984; Origini e storia primitiva di Roma, 1993), oltre a un manuale di Etruscologia (1942), più volte ristampato, e a una raccolta di scritti minori (Saggi di antichità, 3 voll., 1979). Vincitore del premio Balzan nel 1982 e del premio Erasmo nel 1984.