Geografo (Rennes 1880 - Messigny, Costa d'Oro, 1962). Prof. nell'univ. di Lilla, in altre univ. e infine alla Sorbona (1941-48); vicepresidente dell'Unione geografica internazionale (1952-60). Dalla sua prima notevole opera (Les Pyrénées méditerranéennes, 1913) emerge la convinzione dell'importanza dei fatti biologici, che lo portò a un'impostazione ecologica della geografia e ne fece l'iniziatore degli studî di geografia medica. Successivamente, la sua riflessione si aprì agli apporti delle scienze umane (Les migrations des peuples, 1955; Rencontres de la géographie et de la sociologie, 1957). Le sue idee sono esposte nelle opere Les fondements de la géographie humaine (3 voll., 1948-52) e L'homme sur la Terre (1961), che è una sorta di testamento scientifico.