Uomo politico marocchino (n. Rabat 1920 - m. probabilm. 1965). Membro fin dagli anni Quaranta del partito Istiqlāl, partecipò alla lotta per l'indipendenza del Marocco, divenendo il principale esponente della sinistra del movimento nazionalista. Nel 1959 guidò la scissione dall'Istiqlāl che diede vita all'unione nazionale delle forze popolari (UNFP). Costretto a rifugiarsi in Francia dalla repressione scatenata contro l'opposizione di sinistra, condannato a morte in contumacia per alto tradimento avendo, nel 1963, preso posizione a favore dell'Algeria nel conflitto di frontiera fra questa e il Marocco, B. B. scomparve nell'ott. 1965, dopo essere stato prelevato a Parigi da agenti della polizia e dei servizî segreti francesi e lasciato nelle mani di alcuni criminali reclutati dal ministro degli Interni marocchino, gen. Ufqir (giunto a Parigi subito dopo il sequestro). Lo scandalo che ne seguì ("affare Ben Barka") portò a un processo (conclusosi nel giugno 1967) che, pur chiarendo solo in parte la vicenda, confermò le responsabilità di Ufqir, condannato in contumacia all'ergastolo.