Filosofo della scuola eleatica (sec. 5º a. C.). Comandò la flotta samia nella battaglia in cui questa vinse quella ateniese, nel 441-40. Restano dieci frammenti dell'opera in prosa ionica Sulla natura o sull'ente, conservati da Simplicio. Da essi, con l'aiuto del brano dello pseudoaristotelico De Melisso Xenophane Gorgia, che a M. si riferisce, si può avere un'immagine abbastanza precisa del pensiero melissiano, che rappresenta uno sviluppo originale e di grande importanza del pensiero parmenideo, come la critica moderna è venuta sempre meglio riconoscendo, malgrado i giudizî negativi che, da Aristotele in poi, hanno a lungo pesato sulla tradizione. Caratteristica dell'"essere" è, per M., il suo permanere eternamente identico a sé stesso, onde anche le realtà particolari avrebbero potuto essere "vere" se fossero rimaste eternamente stabili: nel che è da ricercare il presupposto delle posteriori dottrine pluralistiche.