Malattia dell’uomo e degli animali determinata dallo sviluppo di larve di mosche all’interno dell’organismo, per lo più in corrispondenza di: seni nasali, tubo gastrointestinale, vie urinarie, sacco congiuntivale. Può essere provocata da larve di diversi Insetti Ditteri Muscomorfi (Fannia, Sarcophaga, Lucilia, Cochliomyia, Oestrus ecc.) e Calitteri (Calliphora).
Nell’uomo le m., estremamente rare, possono essere cutanee, facilmente guaribili con l’estrazione delle larve previamente uccise con impacchi di acqua fenicata al 4% sulla zona colpita, oppure cavitarie, notevolmente più gravi, dove si può avere l’interessamento di naso (rinomiasi), orecchio (otomiasi) ecc.
In veterinaria si distinguono m. mucose ed estrose.
Le m. mucose sono frequenti negli animali al pascolo e nei paesi caldi. L’azione patogena delle larve è principalmente di natura meccanica, per le estese distruzioni di tessuto da esse determinate.
Le m. estrose più comuni degli animali sono determinate dai Gastrofilini, dall’estro nasale e dagli Ipodermi. I Gastrofilini colpiscono quasi esclusivamente gli equini che vivono al pascolo, provocando sulla mucosa su cui si impiantano delle ulcere di 3-5 mm di diametro e di eguale profondità. L’estro nasale (Oestrus ovis) vive nelle cavità nasali e soprattutto nei seni frontali dei piccoli ruminanti, specialmente della pecora. Si originano forme di rinite o di sinusite tanto più gravi quanto più si avvicina lo stato di maturità della larva. Nei casi gravi si stabiliscono delle turbe di locomozione e nervose e in qualche caso sopravviene la morte. Le larve del genere Hypoderma colpiscono in primo luogo i bovini (Hypoderma bovis o Hypoderma lineatum), ma anche il cervo, il capriolo, la renna. Le regioni di predilezione del parassita (larva matura) sono il dorso, i lombi, la groppa.