Ramo della chirurgia che prevede l’uso del microscopio operatorio, un apparecchio ottico dotato di sorgente luminosa, adatto alla visione stereoscopica. Il microscopio è sostenuto da uno stativo a colonna con ampio braccio mobile di sostegno ed è corredato da un obiettivo di circa 300 mm di lunghezza focale – molto importante perché consente l’uso di ferri chirurgici sotto l’obiettivo – e di un apparato ottico capace di ingrandimenti da 4 a 40 volte. L’ingrandimento e l’ottima illuminazione del campo operatorio permettono l’osservazione e la differenziazione più precisa delle strutture patologiche rispetto alle strutture normali.
Le tecniche microchirurgiche sono impiegate in oftalmologia, otorinolaringoiatria, in neurochirurgia (dissezione di aneurismi e di tumori profondamente situati nel tessuto cerebrale, ritenuti inaccessibili) e in molti altri ambiti: sterilità tubarica, riparazione del dotto deferente, chirurgia traumatologica ricostruttiva e altro. Uno dei primi approcci è stato quello del reimpianto di aree anatomiche amputate (dito, arto, pene), che oggi è coronato da successo nel 70% dei casi, per merito di molti fattori: il microscopio operatorio oppure speciali lenti chiamate loops e occhiali telescopici, lo strumentario dedicato, i dettagli più fini di tecnica, la protezione con anticoagulanti, la ricerca continua di dispositivi per favorire il successo nella riconnessione di vasi tanto piccoli ed esposti all’ostruzione trombotica. La stessa tecnica è valida per i lembi liberi microvascolari allo scopo di sopperire a perdite di sostanza, com’è valida per trasferire un viscere a distanza (per es., un’ansa intestinale ‘libera’, trasferita al collo per sostituire un segmento faringoesofageo alto). Il neurochirurgo ha nel microscopio operatorio lo strumento abituale per delicati interventi sul sistema nervoso (encefalo, midollo spinale e nervi periferici). Anche la chirurgia dell’ernia del disco è dominata dalla tecnica microchirurgica, ottimale per l’economicità dell’accesso e la precisione operativa. Infine, abbinato al laser, il microscopio operatorio è determinante nella chirurgia dell’occhio e delle corde vocali.