ROTELLA, Mimmo
Pittore, nato a Catanzaro il 18 ottobre 1918. Inizia la sua attività pittorica a Roma, dove nel 1951 espone per la prima volta. Dopo un soggiorno alla Kansas City University, si trasferisce a Parigi, dove espone alla Galerie J nel 1962. È tra Parigi e Roma che si svolge la sua successiva attività. Nel 1964 gli viene dedicata una personale alla Biennale di Venezia: a partire da questa data, intensissima è la sua partecipazione alle principali manifestazioni internazionali, specialmente nell'ambito delle rassegne dedicate al "nuovo realismo". Nel 1966 è presente alla Mostra del Dadaismo a Milano.
I suoi legami col Nuoveau Réalisme a Parigi datano dal 1960, ma è già nel 1953 che R. inizia la serie dei "manifestì lacerati", nati dall'iconografia urbana dei manifesti murali (gli slogans pubblicitari, le immagini delle dive del cinema). Isolati dal loro contesto e riproposti in base alla poetica del ready made urbano e dell'esthétique du déchet, i "manifesti lacerati" fanno dell'opera di R. un importante tramite delle ricerche del Nuoveau Réalisme in Italia. A partire dal 1965 l'uso di mezzi più meccanici (i riporti fotografici su tela sensibilizzata, definiti dall'autore Mec art), lo porta a un maggiore interesse per l'aspetto documentario: nascono così i reportages (per es. il ciclo del Concilio Vaticano del 1965, o la serie dei "ritratti"). Le opere successive al 1970 mostrano una più accentuata tendenza a una definizione otticamente precisa dell'immagine. Vedi tav. f. t.
Bibl.: P. Restany, Rotella: Dal Décollage alla Nuova immagine, Milano 1963; T. Trini, P. Restany, Rotella, ivi 1974; Catalogo della mostra alla Rotonda della Besana, ivi 1975.