Diramazione della famiglia napoletana Minutolo; svolse prima la sua attività a Firenze, donde esiliata al tempo di Carlo di Valois (1301-02), trovò asilo a Lucca. Esiliata anche da questa città tra il 1314 ed il 1325, vi ritornò stabilmente assumendo crescente importanza nella vita cittadina. Dal 1761 la famiglia M. ha assunto come secondo cognome quello dell'altra insigne famiglia lucchese dei Tegrimi, chiamandosi M.-Tegrimi. Fra i personaggi degni di menzione si ricordano Iacopo di Francesco (1438-1488), umanista e vescovo di Nocera Umbra (1472-76) e di Agde (1476-85); Paolo (1573-1644), autore degli Annali di Lucca; Girolamo (1604-1667), abate generale dei canonici regolari lateranensi; Domenico (1606-1681), generale degli olivetani; Bernardino, che fu ambasciatore lucchese a Madrid (1610-15) e inviato a Roma (1624); Girolamo, inviato a Firenze (1619), a Madrid (1621-25) e a Modena (1625); e infine Carlo (1804-1878), autore di una pregevole Storia di Lucca.