Moreno Garcés, Lenín Boltaire. – Imprenditore e uomo politico ecuadoriano (n. Nuevo Rocafuerte 1953). Laureatosi in Amministrazione pubblica presso la Universidad Central del Ecuador, ha avviato un’impresa di promozione turistica e partecipato alla fondazione della Cámara de Turismo de Ecuador. Ha intrapreso l’attività di motivatore professionale, per poi entrare in politica nelle fila del partito di sinistra Alianza País del presidente R. Correa, dal quale nel 2007 è stato nominato vicepresidente del Paese, incarico ricoperto fino al 2013; eletto nel 2012 presidente del Comitato per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le persone con disabilità dell’Organizzazione degli Stati americani, l’anno successivo è stato designato da Ban Ki-moon inviato speciale per la disabilità e accessibilità. Candidatosi alle presidenziali del 2017, al primo turno ha ricevuto il 39,3% dei consensi contro il 21,1% aggiudicatosi dall'esponente del centrodestra G. Lasso; il risultato è stato confermato dal ballottaggio svoltosi nell'aprile successivo, vinto da M. con il 51% contro il 48,9% dell'avversario. Presentatosi agli elettori come rappresentante della continuità del progetto socialista di Correa pur se su posizioni più concilianti, nella sua agenda politica è inizialmente apparso centrale il perfezionamento della Revolución ciudadana avviata dal presidente uscente, perseguita attraverso lo sradicamento della povertà e la promozione del benessere sociale; una netta inversione di scelte è apparsa evidente nel febbraio 2018, quando M. ha chiamato il Paese alle urne per decidere attraverso lo strumento referendario su alcuni punti salienti della politica intrapresa da Correa, con particolare riferimento all’interdizione dalla vita politica di chi è condannato per corruzione e alla riforma costituzionale (2015) che avrebbe permesso la rielezione indefinita del presidente della Repubblica. Il Paese, con una percentuale tra il 63% e il 73% dei consensi, ha aderito alle proposte di M., decretando di fatto la scomparsa politica di Correa e l'archiviazione degli ambiziosi progetti sociali ed economici contenuti nella sua Revolución ciudadana. A seguito delle elezioni presidenziali svoltesi nell'aprile 2021 gli è subentrato nella carica il conservatore G. Lasso.