motilità Proprietà dell’organismo vivente di modificare attivamente e in modo reversibile la propria posizione o quella di una sua parte rispetto all’ambiente. Nell’uomo, rappresenta il complesso delle manifestazioni motorie indipendenti dall’attività psichica.
La m. dei muscoli striati è sotto il controllo dei sistemi piramidale ed extrapiramidale, del cervelletto e del midollo spinale.
Tra i suoi disturbi rientrano le paralisi (lesioni piramidali o dei nervi motori), le modificazioni del tono muscolare e della mimica; i movimenti coreici e atetosici (lesioni extrapiramidali), i disturbi della coordinazione e l’atassia (lesioni del cervelletto e del midollo spinale) ecc.
La m. dei muscoli lisci è regolata dal sistema nervoso vegetativo; le sue alterazioni sono rappresentate dalle ipercinesie, discinesie, ipotonie e atonie. Particolarmente caratteristiche sono quelle che colpiscono il tubo digerente e le vie biliari.
In psichiatria le cosiddette psicosi di m. presentano varietà ipercinetiche, acinetiche, stuporose.
Per la m. in biologia ➔ movimento.