MOZAMBICO (port. Moåambique: A. T., 118-119)
Città dell'Africa Orientale Portoghese, capoluogo del distretto omonimo. Diede nome a tutto il possedimento (per il quale vedi africa orientale portoghese) e rappresentò per lungo tempo uno dei maggiori baluardi della dominazione portoghese nell'Africa orientale; fu sede del governo della colonia per oltre tre secoli. Sorge sull'isolotto dello stesso nome, che sbarra verso l'Oceano la vasta baia di Mossuril. Nell'isola i Portoghesi costruirono una fortezza ultimata nel 1508, adibita presentemente a penitenziario. La popolazione ascende a 6900 abitanti (1930). Il clima è tropicale, alquanto insalubre; da novembre a marzo spirano i venti di NE. e da maggio a ottobre quelli di SO. Il porto, accessibile sempre, e con qualsiasi tempo, anche a navi di grosso tonnellaggio, è vasto e sicuro; vi affluiscono la maggior parte dei prodotti dell'interno, mais, sesamo, arachidi, manioca, frutta, ecc.
Nella vasta baia di Mossuril sorgono i centri di Mossuril, di Lumbo e di Cabaceira. Mossuril fu la base per l'occupazione militare del territorio, completata nel 1913. Da Lumbo, a circa 10 km. dall'isola di Mozambico, parte la ferrovia che si dovrà nell'avvenire congiungere alla ferrovia inglese del Nyassaland, e che ora giunge nei pressi di Mconta (90 km. di lunghezza); a lavori ultimati sarà questa la via più breve tra il mare e il lago Niassa. La ferrovia dovrà la sua importanza al territorio che attraverserà, comprendente regioni salubri di grande interesse agricolo, in zone elevate 600-700 metri e oltre a 2500 m. s. m. nelle montagne di Namuli. Gl'indigeni, che popolano in numero di oltre 800.000 il distretto di Mozambico, sono dediti all'agricoltura e non si limitano a produrre ciò che può necessitare ai loro bisogni, ma vendono numerosi prodotti del suolo ai commercianti europei e indiani. Sembra vi siano anche importanti risorse minerarie e forestali. Sulla costa si va diffondendo la coltura del cocco e quella del sisal. È molto praticata l'industria dell'essiccamento dei pesci.