Giurista musulmano (Gaza 767 - al-Fuṣtāṭ, od. Il Cairo, 820), fondatore di un sistema di rituale e diritto musulmano che da lui prende il nome. Perfezionò il metodo di deduzione (qiyās) delle norme giuridiche e rituali dal Corano e dalla sunna: elaborò infatti un nuovo corpo di dottrine che escludevano le opinioni soggettive e arbitrarie, cercando sempre di giustificare tali norme in base al Corano e alla sunna. La sua opera maggiore è un voluminoso trattato di diritto, redatto da un suo discepolo e intitolato dai suoi seguaci Kitāb al-umm "Il libro dell'originale", ossia il testo fondamentale della sua scuola.