MURBACH
Villaggio della Francia nordorientale, nella regione dell'Alsazia (dip. Haut-Rhin), al di sopra del quale sorge, isolata, la chiesa di Saint-Léger, unica struttura superstite di una delle più importanti abbazie benedettine del Medioevo.L'abbazia di M. venne fondata intorno al 728 da s. Pirmino, su iniziativa del conte Eberardo, della famiglia dei duchi d'Alsazia; divenuta il più importante insediamento religioso della regione, essa conobbe il suo apogeo tra i secc. 9° e 13°; la chiesa venne ricostruita nel 12° secolo. In seguito, l'abbazia visse una fase di declino sul piano spirituale, pur mantenendo intatta la sua potenza temporale. Nel 1738 i monaci decisero di ricostruire l'abbaziale e avviarono la demolizione dell'antico corpo longitudinale; nel 1759 essi ottennero di trasferirsi a Guebwiller; nel 1765 il transetto e il coro dell'abbaziale romanica vennero adibiti a chiesa parrocchiale di Murbach. L'edificio fu restaurato nel 1842, poi ancora nel 1864-1867 e infine nel 1982-1986.Lo scomparso corpo longitudinale era costituito da tre semplici navate coperte da un soffitto piano; per contro, la parte orientale, superstite, è di grande complessità. Il coro, con capocroce a terminazione rettilinea e dotato di volte ogivali, è fiancheggiato da due navate laterali sormontate da cappelle. Lo stretto transetto comprende una campata d'incrocio di forma barlonga, coperta da volte ogivali della medesima altezza di quelle del coro, mentre i bracci, più bassi e sormontati dalle torri, presentano un piano superiore. All'esterno questa complicata struttura si traduce in una calcolata composizione di masse che dà al capocroce dell'abbaziale l'aspetto di una facciata, effetto certamente voluto, giacché questa parte era la prima visibile dell'intero complesso. L'alzato, caratterizzato da una raffinata muratura in arenaria rosata, è animato da un'archeggiatura su lesene di gusto lombardo. La scultura, che si concentra sul timpano orientale e nella loggetta cieca sottostante, rivela una tendenza espressiva singolare nell'ambito dell'arte romanica alsaziana.La datazione della chiesa di M. resta discussa. Alcuni studiosi hanno proposto di vedervi un edificio della fine del sec. 11°, coperto a volte nella seconda metà del 12° (Adam, 1977), altri lo fanno risalire agli anni 1122-1134 (Kautzsch, 1944), altri ancora al terzo quarto del sec. 12° (Fels, 1929; Feld, 1961), altri infine al secondo quarto dello stesso secolo (Will, 1978): quest'ultima opinione è oggi quella più ampiamente accettata. Ipotesi assai diverse sono state avanzate anche per quel che riguarda le fonti d'ispirazione, che comunque sembrano doversi individuare principalmente nell'area renana o nella regione della Mosella - le abbaziali di St. Aurelius e St. Peter und Paul a Hirsau, entrambe della seconda metà del sec. 11°, la cattedrale di Treviri (sec. 11°) e quella di Worms (secc. 12°-13°) - oppure in Italia settentrionale, in S. Ambrogio a Milano, dei secc. 11°-12°, e nelle perdute cattedrali di Novara e Pavia. Da questi modelli l'architetto di M. trasse alcuni elementi combinandoli in un'opera assai originale, che costituisce la più grandiosa creazione del Romanico alsaziano.La chiesa conserva due importanti monumenti funebri: una tomba plurima, con le reliquie dei monaci massacrati dagli Ungari nel 926, la cui parte anteriore è occupata da un rilievo del sec. 10° con quattro busti stilizzati, e una seconda sepoltura, con la figura giacente del conte Eberardo (m. nel 747), che presenta uno stile improntato all'arte parigina degli anni sessanta del sec. 13° e costituisce una delle prime manifestazioni dell'arte gotica nell'alta Alsazia.
Bibl.: E. Fels, L'église abbatiale de Murbach, Archives alsaciennes d'histoire de l'art 8, 1929, pp. 21-38; R. Kautzsch, Der Romanische Kirchenbau im Elsass, Freiburg im Brsg. 1944, pp. 167-182; O. Feld, Zur Baugeschichte der Klosterkirche Murbach, ZKg 24, 1961, pp. 242-249; W. Sauerländer, Das Stiftergrabmal des Grafen Eberhard in der Klosterkirche zu Murbach, in Festschrift für Werner Gross, München 1968, pp. 59-77; Haut Rhin. Canton Guebwiller (Inventaire général des monuments et des richesses artistiques de la France, 68), 2 voll., Paris 1972: I, pp. 113-124; II, pp. 319-343; E. Adam, Baukunst der Stauferzeit, Stuttgart 1977, pp. 145-147; R. Will, Eglise de Murbach, CAF 136, 1978, pp. 198-211; J.P. Meyer, Histoire architecturale de l'église de Murbach aux XVIIIe et XIXe siècles, Annuaire de la Société d'histoire des regions de Thann-Guebwiller 13, 1979-1980, pp. 61-75; P. Legin, L'abbaye de Murbach, Ingersheim 1980; J.P. Meyer, L'église abbatiale de Murbach. Sources d'inspiration, Cahiers alsaciens d'archéologie d'art et d'histoire 32, 1989, pp. 97-106.R. Lehni