Museo archeologico ubicato a Reggio Calabria, in un edificio realizzato a fini specificatamente espositivi dall’architetto M. Piacentini; inaugurato nel 1959 per fornire idonea collocazione alle raccolte custodite presso il Museo Civico organizzato dal Comune già dal 1882, la sua nascita venne promossa dall’archeologo P. Orsi, che ne incrementò cospicuamente le collezioni con i reperti da lui stesso raccolti sul territorio. Soggetto a consistenti ristrutturazioni, tra le più significative delle quali va annoverata quella per l’allestimento della Sezione di archeologia subacquea effettuata nel 1981 per dare adeguata visibilità ai Bronzi di Riace, nell’aprile 2016 il museo ha riaperto al pubblico le sue sale dopo la radicale trasformazione strutturale e dell'allestimento espositivo intrapresa dallo studio di architettura ABDR nel 2009. Le collezioni del museo comprendono materiali, provenienti essenzialmente da Calabria, Basilica e Sicilia, la cui datazione è compresa tra il Paleolitico e l’epoca magnogreca: tra gli altri reperti più importanti vanno citate due teste bronzee del V sec. a. C. recuperate a Porticello, raro esempio di ritrattistica greca, numerosissime sculture di marmo e terracotta, collezioni di pinakes (tavolette votive) e cospicue raccolte di gioielli, specchi in bronzo e monete.