(arabo Nā´bulus) Città della Palestina (135.000 ab. ca.), nella Cisgiordania, presso il luogo dell’antica Sichen, su un altopiano a 520 m s.l.m., tra il Monte Ebal (a NE) e il Monte Gerizim (a SE), nel punto in cui s’incrociano la strada che unisce Gerusalemme alla Galilea e quella da Giaffa alla valle del Giordano. Centro commerciale, con industrie olearie e tessili (lana).
Fu fondata nel 70 d.C. circa, con il nome Flavia Neapolis in onore di Flavio Vespasiano, dall’imperatore Tito, in sostituzione dell’antica Sichem (che ne costituisce oggi il sobborgo chiamato Balata); ai tempi dell’Impero romano ebbe vita fiorente e fu centro importante di diffusione del cristianesimo, presto eretto in sede vescovile (4° sec.). Dopo la conquista araba (7° sec.) assunse il nome odierno; occupata dai crociati fra il 1099 e il 1187, dal 16° sec. alla fine della Prima guerra mondiale fece parte dei domini ottomani. Amministrata dopo il 1918 dalla Gran Bretagna, potenza mandataria in Palestina per conto della Società delle Nazioni, dal 1948 ha seguito le sorti della Cisgiordania.