NATO
– Sigla di North atlantic treaty organization, alleanza militare politico-difensiva. Definita come avamposto armato occidentale dal Trattato del Nord Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949 e originariamente composta da 12 paesi, è oggi formata da 28 stati membri, aggiuntisi soprattutto dopo il crollo del blocco sovietico nel 1989. Con sede a Bruxelles dal 1967 e composta da diversi organi, di cui il principale è il Consiglio del Nord Atlantico, la NATO si compone di una duplice struttura, politica e militare: dal 2009 segretario generale è il danese Anders Fogh Rasmussen. L'originaria impronta anticomunista si è progressivamente modificata dopo la dissoluzione dell'URSS, lasciando il posto a una necessaria ridefinizione dell'intesa nell'ottica del mutato scenario internazionale. In questo senso, dagli anni Novanta, la NATO si è trovata a operare in operazioni di peacekeeping coordinate da ONU e OSCE (Organization for security and cooperation in Europe), conservando la propria spiccata natura di patto preventivo per la salvaguardia delle libertà e per il mantenimento della pace internazionale e lasciando però nell'ombra il proprio compito originario, stabilito dall'art. 5, di difesa collettiva degli stati membri nel caso di attacco esterno. Questa caratteristica strutturale dell'intesa non fu mai resa operativa fino all'11 settembre del 2001, quando gli Stati Uniti invocarono l'aiuto e la partecipazione delle altre nazioni confederate e venne promossa una serie di iniziative volte alla dimostrazione di vera solidarietà atlantica. Da quel momento, le prospettive e i margini d'azione dell'intesa sono venuti sempre più evolvendosi: si è di fatto ampliato lo scenario mondiale su cui operare, rendendo necessaria una costante ridefinizione dei rapporti con la Russia nazionalista di Vladimir Putin, alleato utile per la lotta ai terrorismi e per le politiche energetiche, ma anche scoglio di difficile superamento per ogni tipo di intervento in Europa orientale. Dall'11 agosto del 2003 la NATO è alla guida delI'International security assistance force (ISAF) in Afghanistan, prima sua missione extraeuropea, decisa dopo aver ufficialmente discusso, al vertice di Praga del novembre 2002, riguardo a un approccio globale per la difesa contro il terrorismo. Ancora, nel marzo del 2011, a seguito dell'aggravarsi della crisi libica, la NATO ha preso il comando dell'operazione definita unified protector, atta al controllo di una no fly zone sul territorio, dell'embargo del traffico d'armi e della protezione della popolazione civile; l'operazione ha avuto termine il 31 ottobre dello stesso anno, dopo la morte di Muammar Gheddafi. Nell'ultimo vertice diplomatico, svoltosi a Chicago nel maggio del 2012, si è fra l'altro discusso del futuro della missione ISAF, la cui conclusione è stabilita per il dicembre del 2014.