NEUTRALITÀ (XXIV, p. 703)
Lo statuto della Società delle nazioni ed il patto Briand-Kellog del 27 agosto 1928 avrebbero determinato, secondo un'opinione largamente diffusa, se non la fine, certo una strutturale trasformazione dell'istituto della neutralità, quanto meno nei rapporti tra le parti contraenti. Invece, atti interni (Neutrality Acts, emanati dagli Stati Uniti d'America nel 1935, 1937 e 1939; legge italiana di neutralità, approvata con r. decr. 8 luglio 1938, n. 1415, ecc.) ed internazionali (accordo 27 maggio 1938 tra Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda; memorandum svizzero alla S. d. N., 30 aprile 1938, per il ritorno ad una neutralità effettiva; dichiarazione generale di neutralità, emessa a Panamá il 3 ottobre 1939 da ventuno stati americani, ecc.) dimostrano che agli inizî della seconda Guerra mondiale la disciplina dell'istituto era rimasta inalterata nella sua sostanza. Molti stati, per evitare ogni pericolo di essere coinvolti nel conflitto, adottarono misure con cui non solo si ponevano in grado di adempiere agli obblighi internazionali, ma limitavano altresì volontariamente la loro libertà di neutri. Con l'acuirsi del conflitto, peraltro, cominciò a ripudiarsi, da parte degli Stati Uniti, il concetto della neutralità imparziale, che, affermatosi sul presupposto del libero ricorso alla guerra, non sarebbe più sostenibile dopo la rinuncia alla guerra come strumento di politica internazionale. In tale spirito venne effettuata (settembre 1940), in danno della Germania considerata aggressore, la cessione alla Gran Bretagna di cinquanta navi da guerra, e fu approvata il 3 marzo 1941 la legge "affitti e prestiti". Da parte loro, i belligeranti pretesero di ridurre entro confini assai angusti, specie in materia di commercio marittimo, la libertà dei neutri, estendendo oltre ogni regola tradizionale l'applicazione delle norme del blocco e del contrabbando. Dopo la fine della seconda Guerra mondiale, l'ordinamento delle Nazioni Unite non ha portato sostanziali innovazioni in argomento.
Bibl.: J. Kunz, Kriegsrecht und Neutralitätsrecht, Vienna 1935; O. Buhler, Neutralität, ecc., Berlino 1935; R. De Nova, La neutralità, Pavia 1935; W. P. J. A. Van Royen, Analyse du problème de la neutralité, La Haye 1938; F. Deak-Ph. C. Jessup, A Collection of neutrailty Laws, ecc., Washington 1939; L. Oppenheim, H. Lauterpacht, International Law, II, Londra 1944.