Generale (m. 969), si distinse togliendo Creta agli Arabi (961); divenne imperatore (963) per acclamazione dell'esercito e d'intesa con l'imperatrice vedova Teofano; condusse quasi ogni anno campagne militari, fortunate sul momento ma non risolutive, a oriente contro gli Hamdanidi di Aleppo (conquista di Antiochia, 969), ad occidente contro i Bulgari, contro i quali si alleò col principe di Kiev. Altre campagne d'esito vario i suoi generali conducevano in Italia contro gli Arabi di Sicilia e contro l'imperatore Ottone I. Malvisto per la politica fiscale, rimase vittima della congiura tramata contro di lui dalla moglie Teofano e dal suo amante, il generale Giovanni Zimisce.