Poeta (Fontenoy-le-Château, Épinal, 1750 - Parigi 1780). Di umili origini, studiò nel collegio di Dole; quindi partecipò a un concorso poetico a Parigi con Le poète malheureux (1772), in cui accusava la famiglia, la società, l'ambiente della sua scarsa fortuna. Si dedicò poi alla satira (Ode sur le jugement dernier, 1773; Le carnaval des auteurs, 1773) e fu tra gli avversarî più accaniti dei "philosophes" (Le dix-huitième siècle, 1775; Mon apologie, 1778). Ma deve la sua fama di poeta "maledetto" e miserabile alla sua Ode imitée de plusieurs psaumes, nota sotto il titolo di Les adieux à la vie, e alla sua morte prematura e tragica nell'ospedale dell'Hôtel-Dieu, che contribuì a creare la figura di poeta infelice che ispirò alcune pagine ad Alfred de Vigny (Stello) e a Hégésippe Moreau.