Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti risulta attivo, come orafo, a Pisa. La ricostruzione del suo stile si basa essenzialmente sulle due sole opere firmate: la Madonna col bambino in S. Maria Novella a Firenze e quella che fa parte della tomba del doge Marco Cornaro, in SS. Giovanni e Paolo a Venezia. In queste due sculture, ma soprattutto nella seconda, l'esperienza francese contemporanea si fa esplicita sia nel movimento lineare che accompagna la figura, sia nel nuovo rapporto, quasi languido, che lega la madre al bambino, superando la gravità tipica della scultura italiana. La Madonna tra due santi (Pisa, Museo Nazionale), con il motivo della rosa offerta dalla madre al bambino, e più ancora la Madonna del latte (1350-68) per la chiesa di S. Maria della Spina, a Pisa, segnano il culmine del nuovo atteggiamento sentimentale di comunicazione tra madre e figlio, già da un trentennio apparso nella pittura. Tra le opere attribuite a N., la tomba dell'arcivescovo Saltarelli (m. nel 1342) e il gruppo dell'Annunciazione, entrambi nella chiesa di S. Caterina a Pisa.