Città del Messico (265.033 ab. nel 2005), capitale dello Stato omonimo, posta a 1545 m s.l.m. in un’ampia vallata. Lavorazione artigianale e fabbriche di tessuti. Sviluppato il turismo; industrie alimentari. È collegata per ferrovia a Puebla e a Città di Messico.
Nei pressi della città, sul Monte Albán, grandiose rovine di una città precolombiana.
Secondo la tradizione fu fondata dagli Aztechi come città fortezza nel 1486, con il nome di Huaxyacac. Conquistata dagli Spagnoli nel 1522 circa, rimase fedele al governo vicereale durante le guerre d’Indipendenza fino al 1812; nel 1864-65 fu roccaforte di Porfirio Díaz contro i Francesi, che la conquistarono nel febbraio 1865.
Stato di O. (95.952 km2 con 3.506.821 ab. nel 2005) Si estende in parte sulla costa del Pacifico nella zona dell’Istmo di Tehuantepec, in parte sulle pendici meridionali del grande altopiano centrale. Il territorio, molto accidentato, è attraversato dalla Sierra Madre Occidentale e da numerosi fiumi minori. La costa del Pacifico si presenta bassa e paludosa, a eccezione di alcune aree in cui i rilievi giungono fino al mare. Il clima è subtropicale, con caratteri particolari nell’area calda e umida in cui sorge la città di Veracruz; l’altitudine determina, tuttavia, varietà di clima e vegetazione. Il territorio è ricco di risorse agricole, forestali e minerarie, con produzione di mais, cotone, canna da zucchero, cereali, caffè, tabacco e legnami pregiati; nelle zone montuose si trovano giacimenti di oro, argento, uranio, ferro, piombo e pietre preziose. Vi hanno sede industrie tessili e alimentari. L’insufficienza della rete ferroviaria è compensata dalla buona organizzazione delle comunicazioni aeree.