Patriota (Bagnacavallo 1806 - Ravenna 1886); partecipò alla rivoluzione del 1831 e fu condannato dal governo pontificio alla relegazione; compromesso in un moto del 1843, fuggì in Francia. Dopo molte vicende in Italia e fuori, nel 1849 fu membro del Comitato di salute pubblica di Bologna e, proclamata la Repubblica Romana, preside della stessa città. Dopo il primo scontro con l'esercito austriaco, fuggì a Firenze, e per questo fu duramente attaccato dall'Assemblea costituente romana. Accostatosi ai moderati, fu deputato al parlamento subalpino per la VII legislatura (1860).