Attore e regista (Kenosha, Wisconsin, 1915 - Los Angeles 1985); esordì con il Gate Theatre di Dublino come attore nel 1931 e fu nel 1933 con K. Cornell. Allestì in seguito varî spettacoli finché nel 1938 ottenne clamorosa popolarità con la trasmissione radiofonica Man from Mars, della serie Hello, Americans. Autore di una ed. critica del teatro di Shakespeare (1939), nel 1941 s'impose con la regia e l'interpretazione di Citizen Kane (Quarto potere), violento e geniale film ispirato alla biografia del magnate R. Hearst. Il suo insuccesso e l'ostilità politica che gli attirò lo costrinsero alla progressiva emarginazione dall'industria americana, ma la sua opera, per il controllo estetico sull'intero processo creativo, per le innovazioni di linguaggio e struttura narrativa, ha profondamente segnato il cinema contemporaneo. Oggetto di un convinto sostegno da parte della critica europea dagli anni Cinquanta a oggi, il cinema di W. appare come un impressionante insieme di opere maestose realizzate in condizioni impossibili, nelle quali ricorre una vastità e profondità di temi di ampiezza romanzesca: le nevrosi del potere, il senso di abbandono che matura con la vita, l'amicizia tradita. Tra i suoi film, si ricordano: The magnificent Ambersons (L'orgoglio degli Amberson, 1942); The stranger (1946); The lady from Shanghai (1948); Macbeth (1948); Othello (1952); Mister Arkadin (o Confidential report, 1955); Touch of evil (1958); Le procès (1962); Campanadas a medianoche (Falstaff, 1966); F for fake (1975); a questi andrebbero aggiunti i film mai terminati, fra i quali va ricordato almeno Don Quixote. Come interprete, oltre che nei film da lui stesso diretti, ha offerto eccellenti prove in: The third man (1949); Moby Dick (1957); A man for all seasons (1966); Catch 22 (Comma 22, 1970); The days wonder (1972); Treasure island (1972); Someone to love (1987). ▭ Tav.