Città capitale del Canada (1.363.159 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana). È posta sulla riva destra del fiume omonimo (nella prov. dell’Ontario), circa 100 km a N della sua confluenza nel fiume San Lorenzo, su una piattaforma rialzata e solcata dal Rideau, che confluisce poi nel fiume Ottawa. Importante nodo di comunicazioni, possiede industrie della carta, chimiche, tessili, alimentari e meccaniche; è uno dei maggiori poli mondiali del legname ed è un rilevante centro di ricerca scientifica e tecnologica (con attenzione anche alle tematiche dello sviluppo ambientale).
Si chiamò inizialmente Bytown dal colonnello John By, suo fondatore (l’attuale nome fu assunto nel 1854). Il primo insediamento risale al 1826, allorché una decina di famiglie si stanziarono qui, attratte dalla cascata della Chaudière, utilizzata per azionare alcuni mulini. La città aveva appena 10.000 ab. quando nel 1853 fu designata alla funzione di capitale federale: la posizione al confine fra una provincia franco-canadese e una anglo-canadese fu decisiva per la scelta.
Dal nucleo originario ottocentesco, su un regolare piano a scacchiera, la città si è estesa con i sobborghi verso S e verso SE, al centro di un’area metropolitana che comprende Hull, sull’opposta riva del fiume Ottawa. Un importante edificio in stile neogotico (1859-65) ospita il Parlamento, inizialmente progettato da T. Fuller e C. Jones, con successivi ampliamenti e annessioni (T. Stent, A. Laver ecc.) e ricostruzioni (L. Pearson, J. Omer Marchand).
A O. vi sono importanti istituzioni culturali e musei, fra i quali: National Gallery of Canada (nuovo edificio di M. Safdie, 1988); Canadian Museum of Civilization (già National Museum of Man, nuova sede di D. Cardinal, 1989); National Museum of Sciences.
Conferenza di O. Si svolse nel 1932 e vi furono regolate le questioni economiche fra i membri del Commonwealth. La Gran Bretagna da una parte e ciascun Dominion dall’altra firmarono una serie di accordi bilaterali che stabilivano il regime della ‘preferenza imperiale’, per il quale la Gran Bretagna si impegnava ad accordare ai prodotti dei Dominion un trattamento di favore rispetto a quelli provenienti dall’estero.