Attore, regista e autore italiano (Firenze 1929 - Roma 2016). Dopo varie esperienze nel cinema (Le due orfanelle, 1954; Le braghe del padrone, 1978), in televisione e nel teatro d'avanguardia, nel 1961 metteva in scena Il Novellino, cui seguirono Paolo Paoli di A. Adamov (1963), Il candelajo di G. Bruno (1964), ecc. Ma la finezza interpretativa e il virtuosismo tecnico di P. si manifestano soprattutto negli spettacoli preparati da lui stesso, spesso in collab. con Ida Omboni (1922 - 2006): antologie di testi letterari e musicali o libere rielaborazioni demistificatrici di autori minori o d'avanguardia del Novecento (La nemica di D. Niccodemi, 1966; Il suggeritore nudo di F. T. Marinetti, 1967; Rita da Cascia, 1969; Carolina Invernizio, 1970; Soirée Satie, 1982; Il coturno e la ciabatta da A. Savinio, 1990). Alcuni dei suoi spettacoli sono stati scritti e recitati in collab. con la sorella Lucia (n. 1942), anch'essa attiva nel teatro a partire dagli anni Settanta. Tra le interpretazioni più recenti si ricordano: L'asino d'oro (1996); I viaggi di Gulliver (1998); Il tranello di medusa (2000); Aladino mi cali un filino (2001); Jacques il fatalista (2002); Sei brillanti (2006); Il ponte di San Luis Rey, commedia tratta dal romanzo di T.Wilder (2006). Nel 2007 con il pianista A. Ballista ha portato in scena Favole , recital dedicato alle più belle favole del mondo e alle musiche a loro ispirate, cui hanno fatto seguito gli spettacoli Sillabari (2008), tratto dall'omonimo testo di G. Parise, Il mare (2010), da A.M. Ortese e Aquiloni (2012), liberamente tratto da G. Pascoli. Nel 2013 l'artista ha pubblicato in collaborazione con P. Strabioli il testo autobiografico Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola; è dello stesso anno il testo a cura di L. Scarlini Alfabeto Poli, atipico "romanzo parlato" che raccoglie memorie e riflessioni dell'artista. Nel 2015, dopo quarant'anni, P. è tornato in televisione con la trasmissione E lasciatemi divertire. I vizi e le virtù secondo Paolo Poli, in onda su RaiTre.