(gr. Πάρις) Mitico eroe di origine frigia, figlio di Priamo e di Ecuba, causa prima della guerra e della caduta di Troia. Dopo un sogno premonitore, avuto durante la gravidanza (le era parso di generare una fiaccola che appiccava il fuoco al palazzo reale), Ecuba fece esporre il piccolo P. sul Monte Ida. Raccolto dai pastori, P. fu allevato da essi e chiamato Alessandro. A lui si rivolsero le dee che si contendevano il primato della bellezza, Era, Atena, Afrodite. Nel giudizio di P. fu favorita Afrodite che gli promise la più bella donna del mondo, a differenza di Era che prometteva il dominio dell’Asia e di Atena che prometteva saggezza e invincibilità in battaglia. Andato poi a Troia per una gara, P. vinse i fratelli e fu quindi riconosciuto da Cassandra e dal padre Priamo che lo accolse nella reggia. Recatosi a Sparta, P. riuscì, con l’aiuto di Afrodite, a sedurre e a rapire Elena. Durante la guerra di Troia, da ciò causata, combatté come arciere; ma nell’Iliade è presentato per lo più come dedito al canto e all’amore. La sua azione più importante nell’Iliade è il duello con Menelao. Con una freccia diretta da Apollo P. uccise Achille colpendolo nell’unico punto vulnerabile, prima di essere ucciso da una freccia di Filottete.