PARMA (XVI, p. 382)
È in via di ultimazione la fognatura della città.
Nuovi scavi e ritrovamenti recenti consentono ora di dire che la città romana, la quale può essere ricostruita solo nella estensione che ebbe nell'epoca imperiale e nell'alto Medioevo, era un quadrato di circa m. 400 per lato, sulla destra del torrente omonimo. Nel centro del quadrato si incrociava il decumano (la odierna Via Emilia un poco più a sud dell'attuale) col cardine (dalla chiesa di S. Tomaso al Vicolo del Vescovado) orientati secondo la centuriazione del territorio, visibile anche oggi. Le mura seguivano le odierne vie Cairoli e XXII luglio a oriente; Riccio e Caprazzucca a mezzodì; Carmine, Oberdan e Carducci a occidente; Piazzale Paer e Angelo Mazza e S. Biagio a settentrione. Municipio romano di modesta importanza, Parma possedeva un teatro (sotto l'attuale chiesa di S. Ulderico), un anfiteatro (sotto il collegio Maria Luigia) entrambi fuor dalle mura. La colonia era iscritta alla tribù Pollia e aveva magistrati proprî e sacerdoti dei quali si ha ricordo epigrafico; era importante per la sua posizione, poiché a Parma confluivano per le valli del Serchio e dell'Enza la via di Lucca, e per le valli della Magra e del Taro la via di Luni, e la rete era completata dalla comunicazione con la Cispadana per Brixellum e da altre strade secondarie. Gli abitanti del territorio parmense, estendendosi dall'Enza al Taro e dal Po agli Appennini, dall'epoca repubblicana all'imperiale, oscillavano fra i 60.000 e i 70.000; mentre quelli del centro non superavano i 5000.
La Galleria parmense è stata riordinata nel 1936. Sistematicamente sono stati ordinati anche i depositi della galleria ad uso degli specialisti.
Arte della stampa (p. 388). - Oltre ai prototipografi già ricordati, ebbe a Parma la sua officina Giambattista Bodoni chiamatovi a dirigere la Stamperia reale (v. bodoni, VII, p. 247) e rimasto a Parma fino alla sua morte.
Bibl.: R. Andreotti, La conquista romana dell'Agro Emiliano, in Arch. stor. prov. Parm., s. 2ª, I (1936); G. Monaco, Velleja, in Mem. Accad. Lunig., La Spezia 1936; O. Masnovo, F. Petrarca e Azzone da Correggio, in Parma a F. Petrarca, Parma 1934; N. Pelicelli, Storia della musica in Parma dal 1400 al 1860, Roma 1936; H. Bédarida, Les premiers Bourbons de Parme et l'Espagne, Parigi 1928; id., Parme et la France, ivi 1928; id., Parme dans la politique française au XVIII siècle, ivi 1930; G. Drey, Il cardinal Alberoni, Bologna 1932; id., Carlo II di Borbone e la rivoluzione del 1848, in Rassegna stor. Risorg., 1934; A. O. Quintavalle, La R. Galleria di Parma - Catalogo, Roma 1937.