Nell’antica Roma, titolo («padre sancitore») attribuito al capo dei due o quattro feziali cui era delegata la stipulazione di un atto o trattato con un popolo straniero. In caso di dichiarazione di guerra il p. lanciava sul suolo nemico un giavellotto insanguinato; quando le frontiere furono lontane da Roma, la cerimonia si svolgeva in un terreno nel Campo Marzio presso il tempio di Bellona, simbolicamente considerato straniero.