Filologo e letterato (Avenay, Marna, 1800 - Parigi 1881), impiegato e conservatore alla Biblioteca Nazionale, fu, dal 1853, prof. di letteratura francese medievale al Collège de France. Fra le sue opere vanno citate l'Apologie de l'École Romantique (1824) e una traduzione delle opere complete di Byron (1830-36). Ma il suo nome resta essenzialmente legato agli studî di letteratura francese medievale di cui sentì romanticamente il fascino e la grandezza, ma che non studiò col rigore scientifico che fu poi caratteristica del figlio Gaston. Frutto della sua attività di filologo sono, oltre a molte traduzioni, edizioni di antichi testi francesi fra cui Berthe aux grands pieds (1831), Garin le Loherain (1833-35) e le cronache delle crociate (La Chanson d'Antioche, 1848).