Giurista e storico (Kostroma 1854 - Parigi 1925). Studiò all'estero alle scuole di T. Mommsen e di H. Brunner; tornato in patria, ebbe (1884) la cattedra di storia del diritto all'università di Mosca, che abbandonò nel 1901 in segno di protesta contro il governo. Emigrato in Inghilterra, fu nominato professore di diritto romano nell'univ. di Oxford. Socio straniero dei Lincei (1922). Seguace dell'indirizzo di H. J. Sumner Maine, studiò anche il diritto comparato e l'organizzazione agraria del Medioevo. Importanti i suoi studî sul diritto comune. Alla storia del diritto inglese contribuì con le due maggiori opere: Villainage in England (1892) e The growth of the manor (1905). Restarono interrotti dalla morte i suoi Outlines of historical jurisprudence (2 voll., 1920-22). Famose le sue lezioni su Roman law in mediaeval Europe (1909). Numerosi saggi sono raccolti in Collected papers (2 voll., 1918). Diresse dal 1909 al 1925 gli Oxford Studies in social and legal history.