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Perugino

di Manuela Gianandrea - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Perugino

Manuela Gianandrea

Il maestro di Raffaello

Nato nella ‘periferica’ Umbria, il Perugino si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento attivi nella sua regione e in seguito nella bottega fiorentina del Verrocchio. Il successo e la fama raggiunti vennero confermati dalla più importante committenza del periodo: la decorazione della Cappella Sistina. Nella sua bottega entrò il giovane Raffaello che si formò proprio sullo stile di Perugino

Il Rinascimento in periferia: l’Umbria nel Quattrocento

Pietro Vannucci, detto il Perugino, nasce a Città della Pieve, in Umbria, intorno al 1450. Le grandi novità di linguaggio e di contenuti espresse dalla pittura fiorentina nei primi anni del Quattrocento giungono in Umbria attraverso la presenza, a Perugia e Spoleto, di artisti del calibro di Domenico Veneziano, Beato Angelico, Filippo Lippi e soprattutto Piero della Francesca.

Il Perugino cresce in questo clima artistico, anche se all’inizio degli anni Settanta decide di emigrare proprio nella Firenze dei Medici frequentando la bottega di Andrea del Verrocchio, dove ha modo di conoscere Leonardo da Vinci. Purtroppo molte delle opere realizzate dal Perugino in Umbria nei primi anni di attività sono andate perdute; dovettero però avere grande importanza e risonanza, perché il pittore nel 1478 fu chiamato addirittura da papa Sisto IV a lavorare per la decorazione di una cappella nell’antica S. Pietro a Roma, opera distrutta durante la costruzione della nuova basilica.

Le opere per la Cappella Sistina

Perugino tra il 1481 e il 1483 lavora sempre per volontà di papa Sisto IV in uno dei luoghi simbolo della pittura rinascimentale: la Cappella Sistina, eretta qualche anno prima dal munifico pontefice.

Il pittore umbro esegue sopra l’altare un grande dipinto raffigurante l’Assunzione (distrutto qualche anno dopo per far posto al Giudizio universale di Michelangelo) e altri tre affreschi; il più importante di questi rappresenta la Consegna delle chiavi: in primo piano si vede al centro s. Pietro inginocchiato di fronte a Gesù, da cui riceve le chiavi, mentre sui lati si dispongono gli apostoli e la gente comune; sullo sfondo una perfetta architettura ottagonale, con ai lati due archi a tre fornici, apre lo sguardo dello spettatore verso un ampio orizzonte di colline digradanti.

La prospettiva del dipinto, di ispirazione fiorentina, è data dalle linee che si intersecano ortogonalmente sul pavimento marmoreo, mentre le nitide architetture sulle sfondo derivano dalla Roma antica; proprie dell’arte di Perugino sono invece le scattanti e dinamiche figure poste di fronte agli edifici.

Le attività della bottega

Ormai celebre e ricco, Perugino lavora nelle più importanti città italiane: Firenze, Orvieto, Bologna, Venezia e Milano. Nelle opere di questi anni, segnate soprattutto dall’intensa attività della sua bottega e quindi contraddistinte dall’uso frequente di cartoni, cioè di disegni preparatori, realizzati direttamente dal maestro, Perugino crea una tipologia di figure aggraziate, dal volto perfettamente ovale e carico di sentimentalismo, che caratterizzerà tutta la sua pittura.

Proprio in questa bottega, divenuta la più prestigiosa dell’Italia rinascimentale, dalla metà degli anni Novanta fa la sua comparsa il giovane Raffaello; testimonianza di questo rapporto è uno dei primi capolavori del giovane urbinate, lo Sposalizio della Vergine, totalmente ispirato sia all’opera omonima del Perugino, conservata nel museo di Caen, sia alla Consegna delle chiavi.

L’ultima fase

Nell’ultimo periodo della sua vita, che si conclude a Fontignano (Perugia) nel 1523, la pittura di Perugino, ormai circondato da schiere di allievi, decade verso formule che stancamente vengono replicate evocando sempre espressioni di patetico fervore religioso, e che ormai sembrano superate dagli ultimi svolgimenti della civiltà rinascimentale, segnati dallo straripante successo delle opere di Leonardo, Michelangelo e dello stesso Raffaello.

Quest’ultimo trarrà le conseguenze più importanti dello stile e del linguaggio del Perugino, che emblematicamente verrà sostituito proprio dal giovane eccezionale talento nell’impresa artistica più importante dei primi anni del Cinquecento: la decorazione delle stanze dell’appartamento del pontefice Giulio II in Vaticano, dove l’ormai anziano maestro riesce a completare solamente la decorazione del soffitto della Stanza detta dell’Incendio di Borgo.

Vedi anche
Raffaèllo Sanzio Raffaèllo Sanzio (propr. R. Santi). - Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi Raffaello Sanzio poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione artistica le suggestioni artistico-letterarie ... Michelàngelo Buonarroti Michelàngelo (o Michelàngiolo; propr. Michelàgnolo) Buonarroti. - Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista ... Domenico Bigordi detto il Ghirlandàio Ghirlandàio, Domenico Bigordi detto il. - Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità elaborate nell'ambito della bottega del Verrocchio e nel ... Luca Signorèlli Signorèlli, Luca. - Pittore (Cortona tra il 1445 e il 1450 - ivi 1523). Secondo G. Vasari fu allievo di Piero della Francesca, come confermano gli scarsi frammenti dell'affresco giovanile per la torre del Vescovo a Città di Castello (Madonna con Bambino e i ss. Girolamo e Paolo, 1474), conservato nella ...
Indice
  • 1 Il Rinascimento in periferia: l’Umbria nel Quattrocento
  • 2 Le opere per la Cappella Sistina
  • 3 Le attività della bottega
  • 4 L’ultima fase
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • PIERO DELLA FRANCESCA
  • ANDREA DEL VERROCCHIO
  • DOMENICO VENEZIANO
  • CITTÀ DELLA PIEVE
  • LEONARDO DA VINCI
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 98 (2020)
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  • Perugino, Pietro Vannucci detto il
    Enciclopedia on line
    Pittore (Città della Pieve 1450 circa - Fontignano, Perugia, 1523). Tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale italiana, P. si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento attivi nella sua regione; informato della produzione di Piero della Francesca, fu in seguito ...
  • PERUGINO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Achille BERTINI-CALOSSO Alceste BISI-GAUDENZI . Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il P., pittore, nacque a Città della Pieve con ogni probabilità nel 1445, morì a Fontignano - piccola terra tra Perugia e Città della Pieve - nel 1523. Dalla città di Perugia, dove visse a lungo ed esercitò importanti ...
Vocabolario
perugino
perugino agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città di Perugia, capoluogo di provincia e di regione dell’Umbria: la campagna p.; l’industria dolciaria p.; bue p., allevato nella zona circostante a Perugia; dialetto p. (o...
ceruṡìa
cerusia ceruṡìa (e cirugìa) s. f. [lat. chirurgia: v. chirurgia], ant. – Chirurgia: un certo maestro Iacopo perugino, uomo molto eccellente nella cerusia (Cellini).
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