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Renoir, Pierre-Auguste

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Pittore (Limoges 1841 - Cagnes-sur-Mer 1919). Stabilitosi a Parigi con la famiglia (1844), dopo gli studî presso l'École de dessin et d'arts décoratifs e una parallela esperienza artigiana come decoratore, frequentò (1862-64) i corsi di M.-C.-G. Gleyre all'École des beaux-arts. In quegli stessi anni visitò spesso il Louvre, eseguendo copie da Rubens e da maestri francesi del sec. 18°, e strinse amicizia con C. Monet, A. Sisley e J.-F. Bazille con i quali cominciò a dipingere all'aperto condividendo la ricerca di un più diretto approccio alla natura. Nel 1864 fu ammesso per la prima volta al Salon (Esmeralda che danza, 1864, poi da lui stesso distrutta) e ottenne commissioni per alcuni ritratti (Romain Lancaux, Cleveland, Museum of art); intensificò le sue ricerche en plein air dipingendo nei dintorni di Parigi e nella foresta di Fontainebleau (Lise con l'ombrellino, 1867, Essen, Folkwang Museum; I coniugi Sisley, 1868, Colonia, Wallraf-Richartz Museum). Se alcune opere mostrano ancora influenze courbettiane (La locanda di Mère Antony, 1866, Stoccolma, Nationalmuseum) o di Delacroix (Donna d'Algeri, 1870, San Francisco, The fine arts museums), dal 1869 prevalse in R. l'interesse per lo studio della luce e della resa atmosferica; egli, infatti, predilesse dipingere paesaggi raggiungendo risultati di vibrante luminosità, in particolare, nelle opere eseguite a Croissy e ad Argenteuil, a stretto contatto con C. Monet (D'estate, 1869, Berlino, Nationalgalerie; Pont-Neuf, 1872, Washington, National Gallery; La Senna ad Argenteuil, 1874, Portland, Oregon Art Museum). Nel 1874, alla prima mostra degli impressionisti R. espose, con altre tele, Il palco (1874, Londra, Courtauld Institute); quest'opera, costruita esclusivamente attraverso la modulazione dei rapporti cromatici, definì l'avvio di una ricerca che, rivolta a rappresentare lo spazio solo come luce e colore, giungerà quasi allo sfaldamento della forma (Donna con ombrellino e bambino, 1874, Boston, Museum of fine arts; Ballo al Moulin de la Galette, 1876, Parigi, Musée d'Orsay). Nel 1879, R. disertò la quarta mostra degli impressionisti e presentò al Salon un'opera che tendeva a privilegiare il disegno e un'elaborazione più accurata, la grande tela Madame Charpentier con le figlie (1878, New York, Metropolitan Museum), che ottenne un grande successo di pubblico. Il nuovo orientamento (manière aigre), elaborato anche attraverso numerosi schizzi preparatorî, si precisò dopo i viaggi in Algeria (1881) e in Italia (1881-82), stimolato in particolare dagli affreschi pompeiani e dalle opere di Raffaello: accanto a una libertà cromatica, che assunse tonalità più calde e luminose, il disegno si fece più nitido e più incisivo il trattamento della forma, filtrato anche attraverso l'esempio di Ingres, mentre una struttura più grandiosa e volumetrica caratterizza i ricorrenti nudi femminili (La colazione dei canottieri, 1881, Washington, The Phillips Collection; Gli ombrelli, 1881-85, Londra, National Gallery; Bagnante seduta, 1883, Cambridge, Mass., Fogg art museum; Pomeriggio delle bambine a Wargemont, 1884, Berlino, Nationalgalerie). Dalla fine degli anni Ottanta, le sue opere sono segnate da maggiore libertà espressiva, arricchita, dopo un viaggio in Spagna nel 1892, di profonde suggestioni tratte da Goya e da Velázquez: Nel prato, 1890, Boston, Museum of fine arts; Fanciulle al piano, 1892, Parigi, Musée d'Orsay. A Cagnes, dal 1905, seppur affetto da una grave forma di reumatismo che finì per paralizzargli le dita, R. continuò a dipingere (Vigneti a Cagnes, 1908, New York, The Brooklyn museum; Tilla Durieux, 1914, New York, Metropolitan Museum; Bagnanti, 1918-19, Parigi, Musée d'Orsay). Dopo il 1907, si dedicò anche alla scultura realizzando, con l'aiuto di un giovane apprendista, grandi nudi modellati con ampiezza di piani (Venere vincitrice, 1914, Londra, National Gallery). ▭ Tav.

Vedi anche
Claude-Oscar Monet Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali rimase costantemente fedele. Tra le sue opere più celebri si ricordano la Colazione sull'erba ... Alfred Sisley Pittore (Parigi 1839 - Moret-sur-Loing, Senna e Marna, 1899); nato da genitori inglesi, dopo gli studî commerciali a Londra, decise di dedicarsi alla pittura. A Parigi frequentò i corsi di Ch. Gleyre (1862-64) presso l'École des beaux-arts, dove conobbe F. Bazille, A. Renoir e C. Monet, con i quali strinse ... impressionismo Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo. Arte Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. Monet, Impression: soleil levant (1873, Parigi, Musée Marmottan). Il movimento trova le sue fonti ... Jean-Auguste-Dominique Ingres Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese e su pittori come Degas, Cézanne e lo stesso Renoir. Perseguì un ideale di purezza formale e ...
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  • MUSÉE D'ORSAY
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    Michela Santoro Il pittore delle scene di vita vissuta Dopo un esordio come decoratore, Pierre-Auguste Renoir diventa uno dei pittori impressionisti più famosi e acclamati. Tuttavia, mentre i suoi colleghi per rincorrere l’attimo disintegrano la forma, egli si concentra su una pittura che non perde ...
Vocabolario
pïèrre
pierre pïèrre s. m. e f. [lettura della sigla P(ubbliche) R(elazioni)], invar. – Persona che cura le relazioni esterne di un’istituzione o di un’azienda.
renano¹
renano1 renano1 agg. – Del Reno, che si riferisce al Reno, fiume dell'Emilia-Romagna: la bonifica renana.
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