Figlio settimogenito (Susa 1203 circa - probabilmente Pierre-Châtel 1268) di Tommaso I. Alla morte del padre (1233) lasciò lo stato ecclesiastico per contendere col fratello Aimone al fratello primogenito Amedeo IV il possesso della Val d'Aosta: con l'accordo di Chillon (1234) gli furono concessi alcuni castelli. Soggiornò poi a varie riprese in Inghilterra, tutore del re Enrico III, suo nipote, da cui ebbe il titolo di conte di Richmond. Verso il 1250 aveva già stabilito un solido dominio tra il Vallese e il Vaud e premeva verso Friburgo. In seguito ottenne dal fratello Tommaso, tutore del minore conte Bonifacio, figlio di Amedeo IV, tutti i possessi sabaudi nello Sciablese e nel Vallese; divenuto a sua volta tutore di Bonifacio (1253), alla morte di questo (1263) gli successe. Tenne lo stato per cinque anni con fermezza, combattendo contro Rodolfo d'Asburgo e contro il vescovo di Sion; attuò, servendosi dell'opera di Maestro Arnaldo canonico di Lione, un'ampia riforma nei paesi transalpini in campo fiscale e giudiziario, istituendo i "baliaggi", specie di province militari e amministrative. Fu il primo legislatore di casa Savoia, con un breve statuto composto essenzialmente di norme processuali. Gli successe il fratello Filippo, avendo lasciato egli soltanto una figlia, Beatrice.