Giovanni Angelo Medici di Marignano (Milano 1499 - Roma 1565). Arcivescovo di Ragusa (1545), cardinale (1549), protetto da Giulio III e avversato invece da Paolo IV perché filospagnolo e contrario alla rigida politica del predecessore; fu eletto pontefice dopo quattro mesi di conclave (1559). Nel processo contro i nipoti di Paolo IV, accusati di essere istigatori della guerra contro la Spagna, giocò certo il risentimento, più che il ripudio del nepotismo, praticato del resto anche da P. IV, specie verso i nipoti C. e F. Borromeo. Contro la minaccia protestante, specie in Francia, riconvocò e portò a conclusione (1562-63) il Concilio di Trento, pubblicandone i decreti di riforma della Chiesa e curandone l'attuazione tramite la Congregazione del Concilio. Pubblicò il nuovo Indice dei libri proibiti, con l'intento di moderare il rigore di quello di Paolo IV, iniziò la compilazione del Catechismo romano, la riforma del breviario e del messale, e della musica sacra. Fu di carattere accomodante: non scomunicò Elisabetta d'Inghilterra, cercò di regolare la procedura della Inquisizione romana e di limitare la giurisdizione di quella spagnola. Protettore di artisti, tra cui Michelangelo, cui affidò la costruzione di Porta Pia, eseguì in Roma numerose opere pubbliche, incaricò P. Manuzio di istituire in Roma una stamperia (1561) che nel 1563 donò al popolo romano, favorì i letterati e l'Accademia delle Notti vaticane di C. Borromeo.