(o piombo tetraetile) Liquido oleoso incolore, Pb(C2H5)4, dall’odore gradevole, fortemente tossico, facilmente assorbito dall’organismo, oltre che per inalazione dei vapori, anche per contatto diretto con la pelle. Si produce facendo reagire cloruro di etile su sodio metallico alligato a piombo, secondo la reazione:
Si prepara prima una lega di sodio (10%) e piombo. (90%) mescolando i due metalli fusi; la lega poi viene versata in autoclavi insieme al cloruro d’etile e mantenuta a 60-80 °C; a volte si aggiungono catalizzatori (aldeidi, chetoni, acetali ecc.). La reazione richiede qualche ora; il prodotto scaricato viene distillato in corrente di vapore e purificato per lavaggio con cromato sodico o acqua ossigenata; il piombo residuo viene privato del cloruro di sodio e della fanghiglia e poi viene nuovamente utilizzato. Il processo sopra descritto può essere realizzato secondo un sistema a flusso continuo ed esiste anche un procedimento elettrochimico di produzione in cui si usa come elettrolito il reattivo di Grignard diluito in cloruro di etile. Il p. si usa a volte in sintesi organiche e come additivo antidetonante (➔ carburante).