Nome comune dei Mammiferi Euteri dell’ordine Chirotteri, comprendente circa 1100 specie riunite in 18 famiglie; la famiglia Pteropodidi è l’unica rappresentante del sottordine Megachirotteri, tropicali e frugivori; il sottordine Microchirotteri riunisce tutte le altre famiglie; in Italia sono presenti Vespertilionidi, Rinolofidi e Molossidi con 30 specie.
I p. sono specializzati per il volo, effettuato con un alterno abbassarsi e innalzarsi delle membrane alari e reso possibile da una notevole trasformazione dell’arto anteriore. La membrana alare, o patagio, duplicatura della pelle ricca di terminazioni nervose, è sostenuta da 4 dita (II-V) della mano pentadattila (il pollice è libero) che hanno i metacarpali e le falangi straordinariamente allungati; la membrana continua ai lati del corpo e fino agli arti posteriori, connettendosi alla base del piede e delle sue dita, e si estende fra gli arti posteriori e la coda. La parte del patagio che si estende al di sotto del braccio, fra il V dito, l’arto posteriore e i lati del corpo è detta endopatagio o plagiopatagio (v. fig.). La porzione del patagio situata fra la spalla e il braccio si dice propatagio o membrana antibrachiale. Il braccio è moderatamente allungato e robusto; l’avambraccio è più allungato, con il solo radio funzionale, l’ulna è fusa con esso, e ciò contribuisce alla rigidità dell’arto, la mano è fissata in posizione intermedia fra la pronazione e la supinazione. Nell’arto posteriore il ginocchio è rivolto all’infuori e dorsalmente; la pianta del piede è in avanti con alluce rivolto all’esterno, e questo spiega come per i p. sia disagevole la locomozione a terra e difficile riprendere il volo dal suolo. La pelliccia è di colore bruno, grigio, olivastro giallo dorato o arancione. Sul corpo sono presenti ghiandole odorifere con funzioni di richiamo sessuale o repellenti per i predatori. Caratteristiche formazioni cutanee sono placche, verruche, sul mento o sulla faccia, o le cosiddette foglie nasali intorno alle narici, estese alla faccia, come nei Fillostomidi e nei Rinolofidi. Lo scheletro è leggero, con presterno largo, carenato, per dare attacco ai forti muscoli pettorali; l’articolazione del gomito a cerniera permette soltanto movimenti di ampia abduzione e adduzione; il bacino gracile, è rotato dorsalmente. Il piede, pentadattilo, ha tarso breve e calcare, unito al calcagno, a sostegno del patagio. Le dita sono provviste di unghie. La conformazione del cervello, con emisferi a superficie liscia nei Microchirotteri, ricorda quella degli insettivori; sviluppatissimi i sensi, principalmente l’udito, con enorme sviluppo dell’orecchio esterno nei Microchirotteri. Gli occhi, piccoli nei Microchirotteri, hanno conformazione normale; gli organi olfattori sono ben sviluppati. La dentatura definitiva, di tipo insettivoro, comprende da 20 a 38 denti.
L’ovulazione e la fecondazione avvengono, in Europa, dopo il letargo invernale, durante il quale la femmina conserva il seme maschile raccolto nell’accoppiamento in autunno. Si ha una generazione l’anno; di regola viene partorito un solo piccolo, raramente 2; le ghiandole mammarie sono 2, pettorali, per lo più ascellari. Il piccolo, allattato dalla madre durante il volo, è abbandonato dopo 5-6 settimane.
Di abitudini essenzialmente crepuscolari o notturne, i p., in Europa, vivono all’aperto soltanto nella buona stagione, nascosti durante il giorno in ripari semibui di vario genere: grotte, ruderi, soffitte, cavità degli alberi ecc. In assenza di luce, i p. localizzano durante il volo gli ostacoli e le prede grazie alla capacità di emettere e ricevere ultrasuoni (ecolocazione) ma, se la luce è sufficiente, utilizzano anche la vista. I p. europei sono insettivori, i Megachirotteri invece, comprendono le grosse specie dei paesi caldi, sono frugivori. Altre specie catturano piccoli Mammiferi, Uccelli e perfino pesciolini. Tra i Microchirotteri esotici vi sono forme onnivore, frugivore, occasionalmente carnivore e altre (Desmodontidi) ematofaghe. Nelle regioni temperate, al sopraggiungere dei freddi invernali, i p., riuniti a frotte nei ripari e ricoveri naturali, vanno in letargo. Numerosi soprattutto nelle regioni calde; in quelle temperate e fredde la presenza di specie insettivore è in rapporto con quella degli insetti. Alcune faune insulari hanno, nei p., i soli rappresentanti della classe dei Mammiferi. Nessuna specie si trova in Islanda, a Sant’Elena e nelle Kerguelen; una sola specie vive alle Galápagos.