Disciplina che studia le diverse modalità di organizzazione delle unità politiche che classifica studiandone l’evoluzione, scoprendone le regolarità (o ‘leggi empiriche’) e le connesse cause. Nata negli USA (political science), ha avuto il maggiore sviluppo dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento in cui veniva da più parti attaccato il monopolio del metodo storico-genetico nell’analisi sociale; è stata allora recepita in Europa (science politique, Politikwissenschaft). La p. si è sviluppata nelle due direzioni fondamentali del behaviorismo e del funzionalismo. Ha studiato il ruolo dei gruppi e partiti e la formazione delle élite politiche (da R. Michels a T. Bottomore); ha applicato il concetto di «sistema» alle relazioni internazionali (A. Kaplan, R. Aron, H. Kissinger); ha posto in evidenza l’importanza del linguaggio politico (H. Lasswell).