Politico ed economista (Firenze 1706 - ivi 1776); prof. di diritto pubblico nell'univ. di Pisa; come segretario del consiglio di reggenza fu tra gli ispiratori delle riforme liberiste dei Lorena, ed elaborò un progetto di codificazione civile e penale. Passato a Milano (1748-58), promosse la riforma dell'ordinamento censuario e comunale, su cui scrisse una importante relazione (1750, continuata da G. R. Carli, 1776); tornato a Firenze, fu sotto Pietro Leopoldo ministro degli Interni e poi presidente del Consiglio di stato. N. ebbe il merito di promuovere i provvedimenti per la libertà del commercio dei grani (Discorso sopra la materia frumentaria, 1767), la soppressione della manomorta, l'abolizione delle corporazioni d'arti, ecc. Scrisse anche intorno alla moneta (Osservazioni sopra il prezzo legale della moneta, 1751) sostenendo che il valore dipende, più che dall'utilità dei beni, dalla difficoltà di ottenerli.