Oltre al precedente P., si conoscono cinque scultori greci di questo nome: 1. Ateniese del demo di Eiresìdai; avrebbe lavorato nella seconda metà del sec. 5º a. C., ma la sua esistenza rimane una ipotesi fondata su una notizia di Plinio, che attribuisce a un P. una statua bronzea posta a completare una quadriga del bronzista Calamide; notizia che può essere riferita però anche al grande P., pensando a una sostituzione o a un completamento posteriore. 2. Sarebbe attestato da un passo di Diogene Laerzio in cui è detto che Teofrasto (m. 287 a. C.) nel suo testamento ordinò a P. una statua grande al vero di Nicomaco, figlio di Aristotele. 3. Noto da due firme a Pergamo; era forse ateniese e a lui è stato da alcuni attribuito l'Ermete di Olimpia. 4. Si conoscono tre firme su tre basi di statue-ritratto di personaggi pare del periodo augusteo e di una donna trovata ad Atene. 5. Su un busto di vecchio barbato, detto nell'iscrizione Ibico (trovato nel 1828 in Francia e giudicato del sec. 3º d. C.), copia di originale ellenistico, era la firma di un P., forse copista di età imperiale.