Genericamente, la ricerca di un’eleganza preziosa, raffinata, non spontanea, specialmente con riferimento a movimenti artistici e letterari.
In particolare, fenomeno sociale, linguistico, letterario, che ebbe il suo sviluppo in Francia verso la metà del 17° secolo. Inaugurata dall’opera di H. d’Urfé e dai poeti dell’Hôtel de Rambouillet (ritrovo mondano dell’aristocrazia parigina), quali V. Voiture e A. Godeau, la letteratura preziosa, rappresentata, fra gli altri, da I. de Benserade, J.-F. Sarasin, La Calprenède, M.lle de Scudéry, si compiace di un’espressione ricercata, caratterizzata da una certa artificialità. Il p. esercitò un notevole influsso sull’assetto delle norme del linguaggio, ma degenerò spesso in eccessi ridicoli, tanto che le dame, le précieuses di Parigi e della provincia, divennero oggetto di satira nelle Précieuses ridicules (1659) di Molière, nel Dialogue des Héros de Roman e nella satira 10a di N. Boileau. A. Baudeau de Somaize pubblicò il Grand dictionnaire des précieuses (1660-61), che registra le espressioni più ricercate e caratteristiche in uso nei salotti.