Penalista (Roma 1544 - ivi 1618), fra i più celebri del suo tempo. Studiò a Padova; tornato nella sua città, rivelò presto le doti del suo ingegno nell'avvocatura (celebre la sua difesa di Beatrice Cenci). Clemente VIII lo nominò consigliere della Sacra Consulta e Paolo V procuratore generale fiscale della Camera apostolica. Ma il nome di F. è soprattutto legato alle sue opere, nelle quali, e particolarmente nella Praxis et theorica criminalis (pubbl. dal 1588 in poi e rimasta incompiuta), passò in rassegna tutte le questioni che potevano agitarsi in materia penale. Lasciò inoltre numerosi trattati, anche di diritto privato, pareri legali, una raccolta di decisioni della Rota romana, ecc.