Si dice di opera attribuita a chi non ne è il vero autore, per errore della tradizione o anche per intenzionale falsificazione. In particolare, la parola è usata dagli studiosi protestanti per definire i libri apocrifi dell’Antico Testamento riconosciuti come tali anche dai cattolici; il termine apocrifi è da essi riservato a quei libri che i cattolici chiamano deuterocanonici e accettano nel canone della Bibbia.