Metodo della critica letteraria elaborato da C. Mauron, che, a partire dalla nozione freudiana di inconscio, si basa sull’ipotesi che in ogni autore sia presente un «mito personale» obiettivamente definibile attraverso il rilievo e lo studio della rete di «metafore ossessive» che ritornano nei suoi testi.
Pur non avendo dato avvio a una vera e propria scuola, la p. ha avuto una notevole influenza nell’ambito della nouvelle critique.