Generale marso (m. 89 a. C.), eletto console della confederazione italica (91); a capo di un esercito di 10.000 uomini, mosse contro i Romani, vinse e uccise (90) Servilio Cepione. Ma l'anno seguente, dopo aver trasferito la capitale della confederazione da Corfinio a Esernia, dove organizzò l'ultima resistenza, fu sconfitto da Cecilio Metello in battaglia campale, e vi trovò la morte.